Il cammino dell’Angelo e del Papa Angelico
Viaggio nel culto di S. Michele Arcangelo nel tempo e nei luoghi di Pietro Celestino V
Sotto riportiamo un piccolo estratto della relazione scritta dall’Arch. Otello Rosi
L’idea
L’idea di pensare ad un viaggio nel culto di S. Michele Arcangelo nel tempo e nei luoghi di Pietro Celestino V, nasce dalla lettura della vita di Pietro Angelerio del Morrone e dagli avvenimenti che lo circondarono in quello scorcio di tempo sul finire del XIII secolo, come anche nella possibile ‘unità’ che si svela tra il culto dell’Arcangelo Michele ed il Papa Angelico, 1 presente nella Sua forte spiritualità e nella preghiera eremitica, come prima di lui:
… Benedetto si era fermato sopra la gola ripida dell’Aniene, così anche Pietro si scelse una grotta tra le montagne della Maiella posta in lato e lungo una gola.
Struttura del cammino
Il nostro viaggio ha inizio nel luogo di sepoltura di Celestino V, presso il Monastero di S. Antonio Abate in Ferentino e lo scorrere del tempo viene percorso a ritroso dal 25 maggio data di sepoltura e 19 maggio 1296, anno della sua morte, al 1209/10, anno della sua nascita, in S. Angelo in Limosano, piccolo centro a nord-ovest di Campobasso.
La trama “classica” viaggia nel tempo in modo unidirezionale ed univoco, la scelta è quella dello svolgimento temporale con un andamento non univoco, l’uso del flashback 8 ha una funzione importante nella narrazione: può fare da contrappunto allo svolgimento, può mettere in luce dei particolari rilevanti, può addirittura cambiare di senso la lettura dei fatti narrati fino a quel momento.
La struttura del cammino, per la quale sono stati utilizzati molteplici dati storici, archivistici ed archeologici, è fondata sul censimento di luoghi appartenenti al culto di S. Michele Arcangelo, in comunione con i luoghi di vita di Pietro Angelerio del Morrone.
In tal maniera è stato possibile rilevare e collocare, nell’arco della Sua vita, una quantità rilevante di siti, alcuni ancora esistenti altri in stato ruderale o scomparsi del tutto, all’interno di un’ampia area geografica che vede interessate ben cinque regioni del centro Italia nel secolo XIII, in relazione ai molteplici paesaggi e luoghi di vita esistenti, tanto da poter considerare il cammino più come una ‘area di strada’ 9 che il percorrere direzionalmente di una via.
Una ricerca certamente ‘aperta’ e non esaustiva, allo stato attuale dell’arte, che comunque pone un punto di vista ampio sull’attività umana nel tempo, nella lettura stratificata del cammino in ragione della molteplicità di eventi, luoghi ad esso strettamente collegati ed anche ad una ricomposizione e rilettura attuale del paesaggi attraversati.
Nel ripercorrere a ritroso la vita di Pietro Angelerio del Morrone, Papa Celestino V, si è pensato di individuare e far coincidere le principali fasi della Sua vita a corrispondenti fasi di cammino: le fasi di cammino sono suddivise a loro volta in tappe ‘giornate di cammino’